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Nata nel 1965 a Bari, ma è cresciuta a Ruvo di Puglia fino all'età adulta, prima di trasferirsi a Milano. Lì ha vissuto per alcuni anni prima di trasferirmi di nuovo, questa volta in Svizzera, dove attualmente vive con la sua famiglia. "Da bambina ho scoperto che il disegno era il modo migliore per esprimermi, anche se in seguito ho scelto un diverso percorso di vita diventando un’insegnante di scuola primaria. In tutti questi anni ho continuato a dipingere nel mio tempo libero, facendone il mio hobby preferito (oltre alla scrittura) fino al giorno in cui, diventato un bisogno incontenibile, ho ripreso a dipingere con frequenza giornaliera, in un’ incessante sfida con me stessa per superare i miei limiti. Di certo posso dire che l’arte ha reso la mia vita più che mai significativa. Nella mia visione del mondo la condizione umana non è fatta solo di oscurità, ma anche di resilienza. Anche se non c'è luce alla fine del tunnel, porre termine alla propria vita non è mai un'opzione. C'è un barlume di speranza che si annida in profondità in ciascuno dei protagonisti delle mie tele per cui anche la remota possibilità di una gioia imminente e inattesa rende la vita degna di essere vissuta. E questo è sufficiente a far sì che essi si impegnino ad abbracciare la vita comunque, anche nelle circostanze più difficili (In catene e Morte del figlio)".

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